I tre colori
In questi giorni di festeggiamenti sull’ unità di Italia, domani ricorrono ufficialmente 150 anni, mi sono chiesto, quali sono i veri colori del nostro Tricolore?
A scuola abbiamo imparato che la bandiera italiana è formata da una banda verde e una rossa, separata da una bianca; effettivamente l’ articolo 12 della nostra costituzione recita testualmente: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.” Ma quale rosso, quale verde, quale bianco? La costituzione fu scritta nel 1947, ora dopo oltre 60 anni possiamo dare una definizione più accurata. La colorimetria è in generale la scienza che si occupa della misurazione del colore, e della sua riproducibilità, in riferimento alla percezione dell’ occhio umano. E’ una materia molto complessa; la mia curiosità deriva semplicemente dal bisogno di capire come poter disegnare correttamente una bandiera italiana senza il rischio di rappresentare la bandiera Irlandese.
Su Wikipedia trovo una definizione più accurata dei tre colori che riguarda però solo il mondo dell’ industria tessile:
” I toni cromatici dei tre colori succitati, su tessuto stamina (fiocco) di poliestere, sono sanciti nel comma nº 1, dell’articolo nº 31 Definizione cromatica dei colori della bandiera della Repubblica[9][10], della Sezione V “Bandiera della Repubblica, Inno nazionale, Feste nazionali e Esequie di Stato”, del Capo II “Delle disposizioni generali in materia di cerimoniale”, dell’Allegato “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento del Cerimoniale di Stato”, alDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 aprile 2006 “Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nº 174 del28 luglio 2006:
verde: Pantone tessile 17-6153 TCX (Fern Green);
bianco: Pantone tessile 11-0601 TCX (Bright White);
rosso: Pantone tessile 18-1662 TCX (Scarlet Red).
Non sono riuscito a trovare il testo originale ma sempre sul medesimo sito si trovano delle conversioni di questi valori TCX in altri sistemi; non è dato sapere se queste conversioni siano ufficiali e come siano state ottenute. Abbiamo quindi i valori cromatici del nostro tricolore espressi in valori: RGB, CMYK , e in altri , come i riferimenti RAL, tipici dell’ industria delle vernici. Manca invece un riferimento ai valori Lab, a cui molti fotografi sono ormai abituati. L’ unica documentazione istituzionale che ho reperito è del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, si tratta di un ” Manuale del logotipo“. In questo manuale troviamo altri valori, diversi da quelli riportati da Wiki pedia, ma la cosa più sorprendente che non si fa nessun riferimento allo spazio colore del sistema RGB in uso. Come si sa, uguali valori RGB producono diversi risultati se riferiti ad a spazi colore differenti. Quindi alla fine di questa piccola ricerca, ho le idee più confuse di prima, sono sicuro però di poter disegnare una bandiera diversa da quella irlandese perchè i nostri amici, conosciuti in tutto il mondo per la loro birra e i verdi pascoli hanno nella terza striscia di colore l’ arancio e non il rosso.
Sempre per restare in argomento, abbiamo sbirciato i riferimenti della bandiera degli Stati Uniti. Sul sito Wiki i valori sono più accurati, senza possibilità di equivoci. Ci si riferisce sia a valori Lab, che come sappiamo sono valori assoluti e non dipendono dalla periferica utilizzata e sia a valori RGB, sicuramente più familiari ai più. In questo caso però è specificato giustamente lo spazio colore di riferimento: sRGB che rappresenta lo spazio colore dei monitor “generici” e del mondo web in genere . Stiamo forse cercando di spaccare il capello in 4? tutt’ altro, queste problematiche ci riguardano tutti molto da vicino, ad esempio chiunque abbia la necessità di riprodurre il proprio logo oppure una fotografia su diversi supporti.
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