Prenditi cura dei tuoi ricordi
segnaliamo questa interessante iniziativa dell’Istituto per il Catalogo e la Documentazione, rivolto a chi possegga vecchie attrezzature fotografiche o magari conservi nel cassetto originali fotografici di valore affettivo o addiruttura storico …
prenditi cura dei tuoi ricordi …
All’interno dello stand MiBAC, esperti dell’Istituto Centrale
per il Catalogo e la Documentazione sono a disposizione per
identificare le tecniche, le metodologie e i materiali, e fornire suggerimenti
pratici per la loro conservazione e corretta custodia, nonché per ricondizionare
vecchie immagini deteriorate o sbiadite con metodologia digitale. Per ogni oggetto
(o serie di oggetti) esaminato, verrà compilata e consegnata una “cartella clinica”,
in cui sono indicati i materiali costitutivi, le tecniche esecutive e le precauzioni
conservative. Sarà in distribuzione un vademecumper la conservazione
delle vecchie fotografie.
Orari del Laboratorio
Giovedì 31 marzo 2011 – ore 11.00 alle ore 18.30
Attrezzature fotografiche
Riconoscimento tecniche fotografiche
Restituzione digitale
Suggerimenti conservativi
Venerdì 1 aprile 2011 – ore 9.30 alle ore 18.30
Attrezzature fotografiche
Riconoscimento tecniche fotografiche
Restituzione digitale
Suggerimenti conservativi
Sabato 2 aprile – ore 9.30 alle ore 16.30
Restituzione digitale
Riconoscimento tecniche fotografiche
Suggerimenti conservativi
bravi ragazzi!
Ottima cosa quella di proporre un tema come questo.
Devo ammettere che non è facile trovare questo tipo d’atteggiamento, cosa che invece sto ritrovando qui a Roma ad “Officine Fotografiche” cui vitalità e forme originali applicative della fotografia mi hanno colpito molto.
I contenuti dell’articolo finalmente rispecchiano un fondamentale carattere sociale della fotografia oltre che l’aspetto conservativo.
Tutto ciò che economicamente comporta e comportava la fotografia analogica ne ha caratterizzato il suo target e circoli che si sono succeduti nella storia poco affini alla liberalizzazione interpretativa della quotidianeità quale fotografia.
Nelle mie esperienze passate, più volte ho visto in molti ambienti, meccanismi identificativi per inneggare a l’uno o all’altro tipo e genere fotografico (colore-b/n-paesaggio, reportage, ritratto, nudo, etc.etc).
Tendenze, nazionalismi, interessi, evidentemente posseggono grandi influenze sul pensiero di chi scatta.
In questo apprezzo molto invece una fotografia che tende a liberare chi scatta e che evidentemte in qualche parametro Barthesiano possa essere percepito, consapevolmente o inconsapevolmte allo spettatore.
Questo seme è l’alimento della fotografia, l’unico che propone sviluppo in ogni tipo del suo campo.
Ben vengano queste attività. A proposito questo link può essere utile : http://www.retefotografia.it
Grazie per avermi reso partecipo,
un saluto a tutti gli amici della Puglia e non.
Rodolfo M. Rocca
Grazie per la segnalazione, ho un mare di vecchie stampe e di negativi dei miei nonni nei cassetti, vorrei poterli conservare il più a lungo possibile.
Daniela
Che bella iniziativa, ho tantissime foto e qualche vecchia macchina fotografica in parcheggio. Molto bene.